Il territorio dell’antica Venafrum ha da sempre rappresentato un ambiente favorevole allo sviluppo di fiorenti comunità, sin dal neolitico, quando iniziò un vero e proprio processo di colonizzazione dell’area. A confermarlo, nel 2014, la scoperta nei pressi di Venafro dei resti di due insediamenti umani datati tra l’8.000 e il 3.500 a. C. .
Di particolare rilievo il rinvenimento dello scheletro di un neonato sepolto all’interno dell’area del suo villaggio: esso rappresenta, infatti, la più antica testimonianza di sepoltura “domestica” in Italia.
La ricchezza dell’intera Valle è testimoniata anche dall’individuazione di altri villaggi antichi ottenuta attraverso le indagini di archeologia di superficie e dall’esame delle foto aeree e satellitari.
È il caso, ad esempio, di un insediamento protostorico protetto da un doppio fossato che, grazie all’esame di foto satellitari, è stato individuato in località Camerelle, nell’area del Nucleo industriale di Pozzilli.
In foto: principali rinvenimenti nell’area industriale di Pozzilli, in giallo le ville rustiche
Della ricchezza di prodotti che la Valle riusciva ad offrire ne hanno dato testimonianza numerosi autori latini che nei loro scritti esaltavano, in particolare, la qualità dell’olio di oliva – considerato all’epoca il migliore al mondo e tuttora famoso - ma anche di altri prodotti della terra.
Numerosissime sono le testimonianze archeologiche di insediamenti produttivi sparsi per l’intera Valle e riconducibili al periodo della creazione della Colonia augustea. Nell’area compresa tra la fascia pedemontana e il fiume Volturno sono state rinvenute numerosissime strutture, a volte anche imponenti, riconducibili a grandi ville rustiche.
In foto: carta di distribuzione delle ville rustiche nella piana di Venafrum
Inizialmente strutturate per offrire sostentamento ai soli abitanti (famiglia del padrone e servi), con il passare del tempo le ville divennero sempre più grandi e si trasformarono in vere e proprie attività produttive su larga scala.
In foto: planimetria della villa in località Bosco Cerquello, Pozzilli
La zona dell’ager Venafranus, che oggi corrisponde all’area del nucleo industriale, è sempre stata considerata di grande interesse archeologico. Gli storici venafrani la ricordano come S. Maria Vecchia, zona ricompresa tra l’attuale Hotel Dora, Triverno e le Camerelle.
La chiesa che dava il nome al piccolo borgo, ricordata fin dall’alto Medioevo, ha rivestito un ruolo primario fin dall’epoca antica anche se oggi il toponimo è scomparso. In quest’area i dati archeologici testimoniano la presenza di numerose ville rustiche, anche di dimensioni rilevanti.